Recensione: “Le delizie della signorina Ashikawa” di Takase Junko


La trama:

Un romanzo gustoso, che intreccia il fascino pop della cucina del Sol Levante a un’ironica satira contemporanea, finendo per rivelare una ricetta per una vita più serena.

È possibile che il cibo, quando è condiviso, abbia un sapore migliore? Davvero mangiare insieme rappresenta un momento di felicità? Nitani, impiegato ligio e ambizioso in una grande azienda dell’area metropolitana di Tokyo, non ci crede proprio, anzi: l’idea che il suo tempo possa essere in qualche modo condizionato da pranzo e cena gli è insopportabile. E se bastasse una pillola per nutrirsi, lui sarebbe l’uomo più felice sulla terra. Tra una pausa a base di noodles istantanei e un corso di aggiornamento, Nitani comincia a sviluppare un’antipatia mista ad attrazione per la graziosa Ashikawa, la collega colpevole ai suoi occhi di fare solo il minimo indispensabile e, allo stesso tempo, in grado di impersonare con la sua fragilità che invoca protezione la figura della moglie perfetta, così come vuole l’educazione con cui è cresciuto. Oltretutto, per farsi perdonare le frequenti assenze in ufficio, Ashikawa prende l’abitudine di preparare per i colleghi deliziosi ed elaborati dolci fatti in casa. E in una società che impone ritmi professionali impietosi, la sua diventa una scelta rivoluzionaria, in cui la rivendicazione della cura di sé e degli altri e la ricerca dell’appagamento passano anche attraverso l’amore per il cibo. Le delizie della signorina Ashikawa mette in scena le contraddizioni di un paese diviso tra regole ed eccessi, tradizionalismo e ribellione, dove è quasi impossibile trovare un equilibrio tra la carriera e il privato; una scissione che si riflette anche nel modo in cui ognuno sceglie di fare la spesa. Un romanzo gustoso, che intreccia il fascino pop della cucina del Sol Levante a un’ironica satira contemporanea, finendo per rivelare una ricetta per una vita più serena.


Cosa ne penso:

Nitani e Ashikawa lavorano nello stesso ufficio.
Lui non ha hobby, dedica la sua vita al lavoro e sembra provi un disinteresse sia per il cibo che per la vita in generale.
Lei invece coltiva più passioni e prende la vita con più leggerezza. Difatti, non finisce mai il lavoro in ufficio e si assenta spesso, giustificando poi la sua assenza con dei dolci buonissimi per i suoi colleghi.

Due caratteri e due modi di vivere differenti che si scontrano con un modello e uno stile di vita rigido da seguire.

La copertina de ‘Le delizie della signorina Ashikawa’ può trarre in inganno. Perché infatti non è il classico libro coccola sulla cucina orientale, è un romanzo che affronta tantissime tematiche – il rapporto amore/odio per il cibo, le dinamiche lavorative, l’importanza di saper apprezzare sé stessi e le piccole cose che ci circondano -, che alla fine esplode in un’unica importante e provocatoria critica ad un paese ricco di contraddizioni, sempre diviso tra regole ed eccessi, tradizionalismo e voglia di modernità.

È un libro che sa catturare l’attenzione fin da subito e che si divora davvero in poche ore da quanto è scorrevole.

Ho amato la visione ampia e innovativa sull’approccio alla vita quotidiana e lavorativa da parte dei protagonisti.

È proprio vero: a volte abbiamo bisogno di fermarci un po’ e di vivere la vita secondo i nostri tempi.


La mia valutazione in stelline:

Classificazione: 3.5 su 5.

Informazioni sul libro:

Autore: Junko Takase
Editore:
Marsilio
Collana:
Romanzi e racconti
Anno edizione:
2024
In commercio dal:
14 novembre 2023
Pagine:
128 p., Brossura
EAN:
9788829720255


Informazioni sull’autrice:

Takase Junko è un’autrice giapponese. Acclamata come una delle autrici più interessanti della letteratura giapponese contemporanea, con Le delizie della signorina Ashikawa (Marsilio, 2023) ha ottenuto il premio Akutagawa, il più importante riconoscimento letterario del suo paese.


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